Il Castello è circondato da prati e boschi che si estendono fino a raggiungere il Parco del Ticino con alberi e piante secolari.
La situazione ambientale è ben conservata, di unica e rara bellezza presenta due ampi terrazzamenti di giardino rinascimentale che avvolgono il castello.
Durante la bella stagione queste aree sono utilizzabili per aperitivi e cene esclusive, attivitĂ di svago e relax, business meeting informali e momenti di entertainment.
Consultando la documentazione d'età medievale relativa a Jerago e al suo territorio, è cosa frequente imbattersi nella menzione di una località definita «mons sancti Jacobi», monte San Giacomo. Sul rilievo,
che naturalmente esiste tuttora, sorge il castello visconteo di Jerago, preceduto dall'oratorio romanico intitolato a san Giacomo da cui prendeva nome la collina (dal libro Percorsi Castellani).
Il castello, dopo essere stato per secoli di proprietĂ dei Visconti, passa alla famiglia Bossi e, da fortezza diviene residenza signorile nel 1756.
Questi aprirono le finestre verso l'esterno e realizzarono due ampi terrazzamenti verdi, ricchi di piante e fiori profumati, un giardino rinascimentale risalente alla seconda metĂ del XVIII sec.
Nel primo terrazzo di giardino è presente una vegetazione rigorosa dal quale emerge una maestosa Magnolia di oltre 200 anni. A farle compagnia troviamo l'Olea Fragrans che fiorisce diffondendo un profumo molto intenso, le Camelie che deliziano con una fioritura invernale e una primaverile, la Ginkgo biloba una pianta unica che in autunno regala al prato un manto di foglie giallo topazio, le Azalee con fioritura dai toni rosa e lilla in aprile e maggio, e dirigendoci verso la piccola grotta troviamo cespugli di Mahonia con fiori gialli e foglie spinose, che insieme alle Eriche e alle Primule disegnano un variopinto percorso floreale.
A definire il perimetro del secondo terrazzo di giardino troviamo le Siepi di Bosso e le Rose mentre gli angoli ospitano i due alberi di Cachi. In questa verde area troviamo un bellissimo Melograno, alcune piante di Alloro e il Calycantus, albero che fiorisce a gennaio regalando un intenso profumo.
Nel bosco, Castagni, Robinie, Conifere, Carpini e vicino al laghetto, Taxodium Distichum (Sequoia) segnalato anche nel vincolo della Sovrintendenza. Proseguendo verso ovest, si trova un Ciliegio che fiorisce tra marzo e aprile e attira nelle sue chiome una gran quantitĂ di uccelli. Il parco ha una composizione molto varia rappresentata da diverse specie tra le quali spiccano rovi, biancospini e sambuche. Al suo interno trovano riparo diverse specie animali tra cui scoiattoli, qualche lepre, volpi, coniglietti selvatici, diverse specie di volatili inclusi falchetti e cucĂą. Alcune Querce Americane fanno da sfondo al grande pratone verso occidente.
Dall'alto del Castello, con lo sguardo rivolto verso il prato triangolare, è possibile ammirare una grande Quercia, nata da una ghianda presa in un giardino della Brianza e messa nel terreno dalla piccola Mina da Fontana nel 1961. Inoltre, dall'alto è possibile ammirare le cime dell'alto massiccio montuoso delle Alpi: il Monte Rosa. Nelle giornate limpide al tramonto del sole, la catena montuosa si colora di rosa.