Sposarsi nella chiesa di un castello per un matrimonio religioso esclusivo

Sposarsi nella chiesa di un castello per un matrimonio religioso esclusivo

La celebrazione di un'unione fra due persone è qualcosa di ancestrale nell'umanità, e appartiene con differenti modalità, tempi e riti, a tutte le religioni e civiltà di diverse epoche. In Italia la principale religione è quella cattolica, e il rito viene chiamato matrimonio religioso. Normalmente le cose da fare per sposarsi in chiesa sono varie e numerose. Bisognerà difatti non soltanto organizzare il matrimonio religioso in chiesa, ossia la vera e propria funzione, con annessi orario, numero di invitati, tipo di musica e di marcia nuziale, e altri dettagli; altresì la coppia dovrà occuparsi della location per l'eventuale pranzo o cena, prenotare, e far ovviamente (ma non facilmente) coincidere nello stesso giorno la chiesa e il ristorante.

Una soluzione però a questo tipo di "dispersione" di tempi e risorse economiche, è celebrare il proprio matrimonio religioso in un castello.

Cosa fare per sposarsi in chiesa

Essere intraprendenti! Esatto, la risposta alla domanda "cose da fare per sposarsi in chiesa" è quella di cominciare a pensare di dover pianificare qualsiasi cosa per almeno cinque/sei mesi. L'iter burocratico per sposarsi in chiesa prevede la produzione di almeno una decina di documenti, da presentare a tempo debito, e normalmente per ottenerli tutti sono necessari sei mesi.

Fra i documenti religiosi da consegnare, bisogna recuperare il certificato di battesimo, quello di cresima, l'attestato di partecipazione al corso pre-matrimoniale, e il nulla osta ecclesiastico. C'è poi un documento particolare chiamato certificato di stato libero ecclesiastico, che devono presentare coloro i quali vogliono sposarsi con rito religioso e in passato ne hanno celebrato già uno.

Bisognerà altresì consegnare tre documenti validi a livello legislativo, che sono:

  1. Un'autocertificazione (che viene compilata presso l'Ufficio di Stato Civile);
  2. Documenti di identità, o eventuali passaporti;
  3. Marca da bollo.

Mentre si seguono i processi per conseguire questi documenti, in contemporanea si dovrà pensare alle due location protagoniste del giorno più bello: chiesa e ristorante/club/struttura.

Quanti testimoni si possono avere in chiesa

Uno dei più grandi dubbi relativi all'organizzazione di un matrimonio religioso è quello sul numero di invitati, non soltanto al ristorante, bensì anche in chiesa. Molto spesso le chiese più affascinanti o con panorami spettacolari non contengono più di 80/100 persone, ed è quindi questo un elemento da tenere in considerazione se si ha intenzione di avere tanti invitati. Diversamente se la coppia vuole celebrare il proprio legame in maniera più intima, romantica e raccolta, allora una chiesa di piccole dimensioni è ciò che ci vuole.

Oltre al numero di testimoni un elemento da inserire nella pianificazione è la facilità di accesso alla chiesa stessa. Scegliere una chiesa abbarbicata su una montagna a mille metri d'altezza è fantastico, ma sarebbe davvero un peccato non poter portare i propri nonni a una celebrazione del genere, ad esempio, o dover far a meno di scarpe con tacchi troppo alti.

Per questi e altri motivi è importante tenere in considerazione il tipo di matrimonio religioso che si vuole vivere, analizzare il numero di invitati, e quindi scegliere chiesa e "locale".

Un matrimonio in chiesa da favola a Varese

Che si tratti di un matrimonio religioso o meno, è bene che gli sposi e le rispettive famiglie vivano un giorno colmo di momenti indimenticabili. Per soddisfare questo desiderio devono essere presi in considerazione diversi aspetti, fra cui quello della scelta della chiesa.

Per vivere un matrimonio religioso da favola, infatti, non basta semplicemente selezionare la migliore chiesa, con la terrazza sul mare più suggestiva, oppure con il panorama collinare più incantevole. La location deve rispondere a diverse esigenze, e non soltanto degli sposi.

Per questo motivo è un'ottima opzione sposarsi con rito religioso a Varese in un castello, dove funzionalità, comfort e solennità non vengono messi in discussione. Inoltre, a differenza del matrimonio religioso in chiesa tradizionale, sposarsi con rito religioso in un castello elimina totalmente le difficoltà di spostamento che spesso hanno luogo quando si va dalla chiesa al locale. Ciò facilità anche la presenza di persone più anziane, ma anche di bambini e famiglie.

Perché un matrimonio religioso esclusivo

Facendo un'attenta analisi si può arrivare ad affermare che non esistono molti modi alternativi per sposarsi con rito religioso, e l'opzione di un matrimonio religioso in un castello rappresenta per diritto una di queste; se non tra le migliori, sicuramente tra le più romantiche. Con una soluzione del genere la coppia potrà al contempo celebrare un'unione civile e legale, senza rinunciare alla solennità del rito tradizionale ecclesiastico. E inoltre se ciò che si ricerca è l'esclusività, sposarsi con rito religioso a Varese in un castello è la scelta che soddisfa anche questo tipo di esigenza. In questo modo il giorno del "Sì" verrà reso romantico, tradizionale e regale allo stesso tempo.

La location perfetta per un matrimonio in chiesa da favola a Varese quindi, per sentirsi meritatamente per un giorno Re e Regina. Il castello di Jerago saprà certamente contribuire alla riuscita di un evento così importante.

Celebrare il proprio matrimonio religioso nella chiesa di San Giacomo, e allestire tutto il ricevimento nelle sale del castello garantisce una continuità nella celebrazione che pochi altri siti in Italia permettono. Ovviamente anche la stessa chiesa può essere oggetto di allestimento e personalizzazione, e già solo guardando le foto dell'oratorio ci si rende conto che a far da testimone al giorno più bello ci sarà la "storia", ma anche l'arte.

Infatti, i tre affreschi all'interno della chiesa, datati XIV-XV secolo che rappresentano uno San Giovanni Battista, il secondo la Vergine con bimbo, e il terzo San Giacomo, "presenzieranno" al tuo "Sì" impreziosendo il matrimonio religioso con opere d'arte che hanno attraversato il tempo, e sono arrivate sino a noi in condizioni quasi perfette.